Il pensiero

Dall’Io-soggetto alla coppia
Nei lavori più recenti, la ricerca e l’approfondimento clinico-teorico di Michele Minolli si focalizzano su:
– un’epistemologia della complessità dove non è il mondo a essere complesso, ma le possibilità della nostra conoscenza ad essere limitate;
– un Io-soggetto fondato sulla Teoria dei sistemi complessi, con un’ottica non riduzionista ma colto nel suo formarsi (Infant research) e nel suo agire (interazionismo);
– una relazione intesa come interazione, poiché l’interagire e il meta-interagire conducono alla conoscenza del mondo, dell’altro e di sé.
Adottare il punto di vista dell’Io-soggetto significa mettere al centro il divenire dell’Io-soggetto e considerare come esso è divenuto e diviene nel suo interagire con l’altro polo dell’inter-azione. Che l’altro polo sia geografico, culturale, sociale, economico, religioso o l’altro inteso come un’altra persona, sempre si presenta come duale per l’Io-soggetto.
L’Io-soggetto va quindi pensato in continuo divenire: ogni Io-soggetto, in ogni momento dato, è quello che è per come è; ma quello che è, diviene momento per momento attraverso l’altro che viene colto come perturbazione alla propria coerenza.
L’applicazione di questa visione epistemica e teorica alla coppia e al suo divenire permette di leggerla in modo molto concreto, operante sotto gli occhi del terapeuta, visto che la coppia altro non è che due Io-soggetto legati dall’amore, che interagiscono tra loro con intensità unica.
L’osservazione della coppia vista come relazione duale avviene quindi nella sua interazione reale ed attuale, nel qui-ed-ora della seduta. Come esseri umani ci strutturiamo continuamente nell’interazione attuale con l’altro, e ciò nella coppia è più facilmente osservabile, nel continuo scambio profondo, conscio e inconscio, esplicito ed implicito, in cui ognuno dei due può riscoprire sé nell’altro, o nuove attuazioni di sé con l’altro: con tutte le paure e le ansie del caso.
Non è ognuno dei due partner che cresce in modo autonomo: è l’interazione con l’altro che fa crescere e divenire ciascuno. Al contempo, l’interazione non è funzione della coppia, ma del divenire dell’Io-soggetto dei due partner..